Orientalism 11 Febbraio 2022

Una cena non è mai solo quello che mangi ma anche quello senti

“Con il primo fidanzato sono stata insieme 8 anni rapporto possessivo in quanto lui non mi lasciava spazio prevaricava ogni mio tentativo di essere “indipendente”. Non potevo uscire con le mie amiche—e guai a parlare con un altro ragazzo, seppur compagno di classe. Il vizio del gioco a distanza di tempo ha allentato la morsa e per fortuna sono riuscita ad uscire dall’incubo.

Dopo un periodo di distanza totale da qualsivoglia tentativo di approccio con l’universo maschile, tranne qualche breve apparizione – tra l’altro non memorabili, di sconosciuti essere barbuti nel letto – ho commesso un clamoroso errore e ci sono ricascata.

Un patito gamer passava tutto il giorno tutti i giorni incollato ad uno schermo. Immerso in una realtà parallela in cui io non ero contemplata, neppure lontanamente, nessuna cena, nessun week end romantico, nessuna sorpresa, nessuna palpata… Ebbene sì il vuoto completo.

Facendomi sentire profondamente inadeguata e incolpandomi del fatto che non riuscissi a distoglierlo dalla sua ossessione, fino a quando non ho staccato la spina dalla sua vita-schermo centrica: a te il pc a me il piccione!”

Ah, vero, dovevo recensire il ristorante, descrivendo minuziosamente (tanto lo fanno altri anche mejo) piatti, preparazioni, menù. 

Le persone che vengono cena con me hanno sempre storie da raccontare e alla fine io mi distraggo sempre. 

Ma veniamo a noi, 

il ragazzo proprietario del ristorante Sushi Cube di Milano è Alessandro e dimostra 15 anni. Ne ha più del doppio. Come ogni orientale è zelante da far invidia ad un giapponese duro e puro. Tutta la cucina segue in modo scrupolosissimo le norme haccp che regolano in maniera impeccabile la sicurezza alimentare di ogni singola voce del menù.

Ho contato più del doppio dei taglieri utilizzati di norma, ognuno diverso per ogni varietà di pesce trattato. 

Altrimenti il gusto cambia, hai capito zio? Traete voi le vostre conclusioni…

Menù snello con alcuni piatti “come gli gira allo chef” che cambiano quando gira allo chef.

Concludo questa non recensione dichiarando ad urbi et orbi et chi gli pare che qui abbia mangiato il miglior chirashi don di Milano. 

Provare per credere, se non fosse di vostro gradimento mi chiamate e vengo personalmente a finirlo!

Alla fine della cena comunque ho pagato io, consulenza psicologica compresa.

Parlare degli ex mette appetito ed io che credevo chiudesse lo stomaco.

Parlando di cose serie…l ‘ultimo pezzo di Purple Disco Machine “Rise” spacca di brutto

Materie prime: eccellenti / ottima selezione di Whisky giapponesi 

Riso: giapponese coltivato in Italia koshihikari

Piatto consigliato: Chirashi misto 

Contatti: IG:  Sushi_cube /FB Sushi cube 

Indirizzo: via Roberto Lepetit 10 Milano

« Aceto di riso integrale è il prodotto del mese Oriental
Il Capodanno Cinese »