Nasce la nuova rubrica i ristoranti asiatici di Calvo 6 Settembre 2021

Una guida semiseria su tutti i migliori ristoranti asiatici di Milano e Roma

È la prima volta e scrivere non è particolarmente nelle mie corde. Forse per timidezza, forse per gelosia nel rivelare qualche pensiero personale ma non ho mai scritto una recensione gastronomica in vita mia.  Questo nonostante mi occupi di cibo et simile da qualche anno ormai, tanto che alcuni caratteri, quanto i capelli, si sono improvvisamente ingrigiti.

Da oggi però ho deciso di intraprendere questa nuova avventura con voi iniziando un viaggio tra i migliori ristoranti di cucina asiatica di Milano e Roma. Qui non troverete le classiche annotazioni sui piatti, il servizio e tutti quei concetti ormai triti e ritriti. Il mio intento è quello di farvi riflettere su cosa realmente decidiamo di mangiare, soffermandomi in particolare sulla qualità dei prodotti che vengono utilizzati

Perché se decidiamo di mangiare in un ristorante la scelta deve essere coscienziosa e responsabile e mai improvvisata e superficiale.

Quando seleziono un locale di cucina giapponese, la prima cosa che noto e su cui mi soffermo riguarda l’elemento principale ed essenziale di una cucina tanto misteriosa quanto diffusa: il riso.

Attenzione al riso

Sono un appassionato di riso, rientro in quella categoria di persone, per deformazione ed informazione personale, che di fronte ad un produttore di riso alza il ditino e chiede: “Ogni quanto fate rilevamenti e analisi della falda freatica?” Questo perché il riso è una pianta acquatica, pertanto, monitorare ad intervalli di tempo regolari la salubrità delle acque dove viene coltivato è quantomeno doveroso.

Il mio modus operandi 

Questo mio modus operandi è stato impiegato anche con il ristorante di cui vi vorrei parlare oggi, Kiko Sushi Bar, ristorante di Roma nel quartiere San Lorenzo a pochi passi dalla Stazione Termini. Ho fatto domande, interrogato camerieri e vivisezionato piatti. 

Kiko Sushi bar nel cuore di San Lorenzo 

Kiko Sushi Bar, affidato al maestro chef Atsufumi Kikuchi, coniuga la tradizione della cucina giapponese con quella newyorkese.

Kiko, rispetto ad altri ristoranti più blasonati e pubblicizzati, realizza le proprie creazioni con una varietà di riso giapponese denominata Koshihikari, coltivata in Italia in provincia di Vercelli. La materia prima quindi è giapponese come la tecnica di produzione, il tutto però realizzato in territorio italiano.  Un perfetto esempio di come anche la tanto vituperata globalizzazione possa essere un mezzo di scambio virtuoso di cultura, di tradizione e di storia.

Pesce certificato di assoluta qualità 

Stabilita pertanto l’assoluta affidabilità della qualità del riso il passaggio successivo per creare la migliore unione di fatto è soffermarsi sul pesce. Nelle mani sapienti di un vero chef giapponese la materia prima solitamente è di qualità. Ed è quello che si riscontra da Kiko dopo il primo assaggio. Qui tutto è certificato in modo minuzioso, fatto davvero raro per un ristorante asiatico. Per ogni varietà di pesce è specificata la provenienza geografica: tonno e ricciola dal Mediterraneo, il salmone dalla Norvegia, il gambero rosso dalla Sicilia e via discorrendo.

In questo modo ogni preparazione è una logica conseguenza di questa ricercatezza della materia prima: in due parole questo Kiko è proprio una Chicca!

Piatto consigliato: NIGIRI CON RICCIO DI MARE (solo i veri chef giapponesi lo utilizzano)

I parametri Oriental 

1) Materie prime: eccellente 

2) Riso: eccellente 

3) Piatto consigliato Chirashi don

    Autenticità: Oriental Approved

Qui potete trovare i menu del pranzo che sono fissi oppure a la carte… pochi piatti selezionati ma di grande valore. 

Nota di costume, vista la callara ancora estiva: non ho quote societarie in tale attività e ho sempre pagato ogni pranzo e cena consumata in loco.

Fa caldo vado a dormire 

Grazie a tutti

Kiko Sushi Bar Piazzale del Verano 90,91 Roma

Pagina fb 

https://www.facebook.com/kikosushibar

Pagina IG 

@kikosushibarroma 

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