Non ho assolutamente voglia e desiderio di recensire un ristorante coreano.

Non consiglierò nessuna delle preparazioni che hanno mandato, letteralmente, in visibilio le mie pupille gustative.

Naturalmente sono un animo con consistenti inclinazioni al sensibile e ammetto candidamente, che non aver ricevuto neppure un “GRAZIE” (non che fossero obbligati) per le mie precedenti pubblicazioni in ambito gastronomico, mi abbia avvilito.

Il vecchio Calvo si sarebbe abbattuto evidenziando solo la parte mezza vuota del bicchiere (di sakè ndr). I capelli grigi, ormai sempre più numerosi, accolgono invece, il favore del pubblico  sulle mie scritture in punta di bacchette e quindi mi esortano a continuare sulla via della seta, in una selva (di alghe ) oscura. 

Quindi, tornando al ristorante, oggi vi parlo della cucina coreana. La prima domanda che fa capolino appena ci si siede a tavola è: “Ma il cucchiaio che c’azzecca??? “

Questo perché la mise en plase di qualsiasi ristorante coreano prevede: tovagliolo, bacchette e un cucchiaio. 

Storicamente In Corea la carne era rara. Le persone cucinavano, a causa delle diffuse difficoltà economiche, una zuppa calda che fungeva da piatto principale accompagnato con piccole quantità di carne già tagliata a pezzetti.  Un cucchiaio e le bacchette venivano sempre usati insieme. I cucchiai venivano usati per la zuppa e per il riso (ebbene si) e le bacchette per raccogliere i contorni, che venivano serviti in piatti di dimensioni ridotti vista la loro scarsità.  

I reali coreani usavano cucchiai e bacchette d’argento per rilevare il veleno nel loro cibo. L’argento cambia colore se esposto alle tossine. La gente comune avrebbe copiato questa pratica e l’ha resa una “tendenza” usando le bacchette d’acciaio.

Vediamo alla non recensione…coreano fa rima con piccante, accattivante, abbondante. Termini che identificano le preparazioni qui presenti.

Anche mio zio di Soverato approva..

I nomi delle preparazioni sembrano un alternata no-sense ( per noi occidentali ) di numerosissime consonanti e pochissime vocali,ma fortunatamente ogni piatto è descritto perfettamente anche in italiano.

Non vi consiglierei mai di provare il loro strepitoso  pokkeum jjamppong , neppure leggendolo riesco a pronunciare, noodles fatti a mano accompagni con frutti di mare e verdure, piccanti, ca va sans dir.

Non vi consiglierei mai di ingurgitare brutalmente e senza ritegno una donkatsu, cugina della più famosa tonkatsu giapponese, una cotoletta di maiale fritta in olio di arachidi ( non lo usa nessuno ma per friggere è il migliore) da leccarsi la punta delle bacchette..

I loro Gunmandu, cugini di primo grado dei gyoza giappones ripieni di carne e verdure serviti fritti sono solo ottimi e per nulla unti quindi non ordinateli.

Molte voci del menù accontenteranno i vostri commensali vegani, i fan sfegatati dei cibi fermentati, trend in costante ascesa e anche gli integralisti degli uramaki; i coreani Kimbap roll di riso e alghe sono di eccezionale fattura per ingredienti utilizzati e anche per l’alga Nori, adagiata intorno al riso (se risuta troppo “elastica” è di scarsa qualità). 

Non sono zuppista  quindi non ne ho provata nessuno, nonostante ce ne fossero in varie declinazioni più o meno piccanti, anche se ogni pasto coreano tradizionale che si rispetti prevede in ordine di importanza: Zuppa (국) Riso (밥) Contorni (반찬)  (il banchan è qualsiasi contorno che può essere mangiato con il riso).

Non dirò mai che ho visto le bolle di carico dei loro fornitori, migliori sulla piazza e non ammetterò mai che conoscendo la frequenza con cui acquistano materia prima fresca, fattore che contraddistingue un ristorante di qualità sopra la media, lo pongono come punto di riferimento assoluto, a mio non parere, nel panorama della ristorazione coreana milanese.

Piatto non consigliato: 

tangsuyuk maiale in salsa agrodolce

 Materia prima: un piccione (siamo a Milano) mia ha detto che utilizza solo prodotti di Alta qualità  

Indirizzo: Noddles House via porpora 167 

Fb : Noodles House Milano https://www.facebook.com/noodlehouse.milano

Ig: @noodleshouse_mi