Oriental Hug#1 30 Novembre 2018
Ieri è stata presentata la nuova linea Oriental Food Lab, un percorso degustativo che abbraccia Oriente e Occidente e si prefigge di portare delle novità nel mondo del food.
Protagonisti della serata Andrea Calvo, imprenditore di eccellenze asiatiche, lo chef Patrick Kreidl e il maestro cerimoniere Hiro Suzuki che ha aperto la serata con una cerimonia del tè, accompagnando gli ospiti in uno dei riti più antichi e suggestivi dell’Oriente.
Subito dopo c’è stato il momento della degustazione vera e propria che ha avuto come minimo comune denominatore un elemento su tutti: la fermentazione.
Si è iniziato con una cialda di tapioka al nero di seppia, emulsione di yuzu e chili fermentato, germogli di piselli sashimi di polipo e sale umeboshi, passando per la rivisitazione di un classico delle cucine stellate, una capasanta con foglie di shiso, marinata con koji di grano fermentato e servita con succo di cetriolo e lime, aromatizzata con olio al prezzemolo.
A seguire un raviolo ripieno di granchio, daikon e sansho, e un uovo di quaglia igname, in brodo di miso e kombucha. Sono stati presentati anche gli onigiri – tipici della cucina giapponese – serviti con una salsa di kimchee e soia. A conclusione della parte salata un’altra cialda di grano saraceno, funghi shitake e yuzu.
Dulcis in fundo la parte relativa ai dolci: una pannacotta blu, i classici dolci giapponesi i dorayaki, con latte fermentato mousse di edamame (fagioli verdi di soia) e crumble di cioccolato bianco bruciato, infine, un tiramisù rivisitato con mascarpone, polvere di matcha e cookies di miso e funghi shitake.