Il tofu è un alimento 100% vegetale e si ricava dalla cagliatura del succo estratto dai semi di soia e dalla successiva pressatura in blocchi. Adatto a chi soffre di celiachia, ha generalmente un elevato contenuto proteico, un moderato contenuto di carboidrati e moderato contenuto di grassi polinsaturi.
Diffuso in quasi tutto l’estremo oriente (Cina, Giappone, Corea, Vietnam, Thailandia, Cambogia), prima del XX secolo, il tofu non era ancora molto conosciuto nel mondo occidentale. Con l’aumentare degli scambi culturali ed un progressivo aumento di interesse verso la dieta vegetariana è diventato un ingrediente facilmente reperibile anche in Occidente.
Come si usa? Nella cucina asiatica il tofu viene usato in moltissimi modi: crudo, stufato, fritto, messo nelle minestre, cotto con salse, o farcito. In Giappone, d’estate, il pranzo di mezzogiorno è chiamato hiyayakko: in questa occasione, il tofu viene servito con lo zenzero, le cipolle verdi e la salsa di soia. In molte parti della Cina, il tofu fresco viene consumato con salsa di soia, o ulteriormente insaporito con scaglie di sarde, uova e olio di semi di sesamo.
Curiosità, leggenda e certezze storiche: si sa molto poco sulle origini storiche del tofu e dei suoi metodi di produzione. Pur essendoci moltissime teorie, le informazioni sono abbastanza scarse e difficili da verificare tanto che l’origine del tofu appartiene alla leggenda… Come per il formaggio o il burro, le esatte origini del tofu non sono mai state verificate. Ciò che si sa è che le tecniche di produzione sono molto antiche e che si sono diffuse ampiamente in tutta l’Asia e sappiamo per certo che era prodotto e consumato in Cina già nel II secolo d.C. Il libro Tōfu Hyakuchin, pubblicato nel 1782 durante il periodo di Edo, elencava già 100 ricette per cucinare il tofu!