LA CERIMONIA DEL TÈ DI ORIENTAL 14 Febbraio 2019

Sabato 2 marzo ci sarà il primo appuntamento della Cerimonia del tè presso Oriental.
Una volta al mese Oriental diventerà il luogo per assistere a uno dei riti più antichi della tradizione nipponica. Ad officiare la cerimonia Hiro Suzuki, maestro cerimoniere giapponese e Andrea Calvo esperto in tradizioni e cultura orientale.
La cerimonia del tè, in giapponese Sado o Chado, è un tassello fondamentale della cultura del Sol Levante. È una cerimonia che comprende varie arti, da quella del tè a quella della calligrafia col pennello, all’arte della disposizione dei fiori.
I vari elementi contribuiscono a creare armonia tra le persone che partecipano, senza dimenticare di dare valore anche all’esperienza estetica del rito e non solo a quella spirituale.

In Giappone questa arte si tramanda da circa mille anni ma proviene dalla Cina. Venne importata nel XII secolo da dei monaci che tornavano in patria dopo gli studi compiuti nei grandi monasteri Zen in Cina. Oltre a essere un’offerta a Budda, il tè stimolava le meditazioni notturne ed era usato come medicina per il cuore e la pressione. Nel corso dei secoli i giapponesi hanno sviluppato una propria Via del tè che si sposa intimamente con la dottrina ZEN. Uno dei concetti alla base di questa arte è WABI, che indica una bellezza semplice e secondo natura.

Il rito originale della cerimonia del tè
Gli ospiti che partecipano, prima che il rito inizi, devono lavarsi le mani. Tra di loro verrà designato un ospite d’onore che dovrà sedersi vicino al cerimoniere.
Il tè utilizzato durante la cerimonia è il tè matcha; la particolarità è che non viene preparato attraverso la normale infusione ma con la polvere che consente di consumare l’intera foglia, regalando un gusto molto più spiccato e intenso.

Il tè matcha può essere di due tipi: usucha, le cui foglie sono raccolte da piante più giovani di 30 anni, e il koicha che invece prevede l’uso di foglie di piante che superano i 30 anni. Solitamente viene utilizzato usucha lasciando il koicha solo ad esperienze più formali.Tutti i partecipanti si siedono sul tatami; prima del tè il maestro serve un piccolo dolce per attenuare l’amarezza della bevanda. La tazza è la stessa per tutti gli ospiti e viene fatta ruotare tre volte prima di bere, questo per fare in modo che la decorazione interna della tazza sia di fronte al viso di chi lo sta preparando e la decorazione principale esterna sia di fronte all’ospite. Prima di farla passare da un invitato ad un altro la ciotola deve essere pulita. Tra le regole da seguire inoltre c’è anche quella di mantenere una buona postura e di non parlare troppo.

La cerimonia del tè da Oriental
Per consentire alla maggior parte delle persone di partecipare e rendere comprensibile ogni passaggio, i nostri ospiti potranno assistere al rito senza inginocchiarsi sul tatami. L’unico sarà l’ospite d’onore insieme al maestro cerimoniere che riproporranno tutti i momenti caratteristici della cerimonia. Ciascun ospite usufruirà di una tazza personale.

In base al livello di conoscenza e di dimestichezza degli ospiti, verranno di volta in volta esplorate caratteristiche differenti di questo antichissimo rito.

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