Bere tè durante i pasti: proprietà e abbinamenti da scoprire 11 Gennaio 2022
Da sempre in Oriente ogni pasto viene accompagnato da una tazza fumante di tè. Che si tratti della colazione, del pranzo o della cena, il tè è protagonista indiscusso del pasto tanto quanto il cibo.
Secondo la tradizione Ayurveda, antica medicina indiana, questa bevanda accelera il metabolismo, aiuta ad assimilare i nutrienti previene la ritenzione idrica e aiuta la digestione. Quindi in abbinamento ai pasti, anche salati è particolarmente consigliato, soprattutto per l’alta presenza di antiossidanti.
Si dividono in neri, bianchi, verdi, rossi e oolong. Non tutti sanno che le varie tipologie di si ottengono da un’unica pianta: la camelia sinensis. Ciò che li rende diversi è solo la modalità di lavorazione delle foglie dopo il raccolto.
Anche in Occidente l’assunzione di tè durante i pasti sta pian piano prendendo piede. Alcuni ristoranti (soprattutto stellati) offrono una carta di infusi in abbinamento alle portate. Non è raro quindi trovare un tè cinese in abbinamento alle ostriche, o alcuni infusi consigliati con carne e verdure. Il tè nero con le carni rosse e i dolci con il matcha. E ancora, bevande più acide consigliate ai piatti grassi.
Nel dettaglio ecco una breve lista di abbinamenti da poter provare.
Nero: è quello che maggiormente tiene testa ai sapori forti e decisi. Ben si abbina a piatti di carne e ai formaggi, risotti e minestre con legumi.
Verde e bianco: queste qualità di tè, diverse tra loro, ben si abbinano a piatti delicati a base di pesce fresco avendo un sapore delicato. Ottimi anche con risotti leggeri e a piatti con retrogusto agli agrumi. In particolare, i tè bianchi sono particolarmente indicati come accompagnamento ai formaggi.
Oolong: si combina piacevolmente con l’anatra, il salmone e le carni affumicate.
Earl Grey: è il classico tè inglese del pomeriggio e – come da tradizione – ben si abbina ai dolci, come cioccolatini e torte da credenza.